I Corpi Civili di Pace sono una sperimentazione, all’interno del Servizio Civile, fortemente voluta dalla società civile impegnata sui temi della pace e della non violenza.
La legge 147 del 2013 ha previsto infatti la possibilità anche per operatori della società civile di agire in zone di conflitto, al pari delle forze armate (art. 1, comma 253 della legge 27 dicembre 2013 n°147 – legge di stabilità 2014).
Questo modello sperimentale si pone l’obiettivo di ricercare soluzioni alternative all’uso della forza militare, di promuovere una pace positiva, intesa come cessazione della violenza ma anche come affermazione dei diritti umani. Ciò che caratterizza i Corpi Civili di Pace è l’analisi, la prevenzione e trasformazione del conflitto, sia potenziale che reale, attorno a cui ruota il progetto.
La sperimentazione si realizza secondo la normativa del Servizio Civile Nazionale-Universale e ricade sotto la competenza del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.
I PRIMI STORICI VOLONTARI
Dal dicembre 2013 si è dovuti arrivare al dicembre 2016 per il primo Bando dei Corpi Civili di Pace e nel 2017 è finalmente entrata nella fase operativa di questa la sperimentazione. Il primo contingente ha visto impegnati volontari in azioni di pace non governative nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto e nelle aree di emergenza ambientale, all’estero e in Italia.
All’interno dei progetti di FOCSIV, il 5 giugno 2017 IBO Italia ha avviato al servizio 4 volontari nel progetto in Perù “Lotta alla discriminazione dei migranti delle periferie di Lima”. Un progetto annuale, singolo, focalizzato sul monitoraggio del rispetto dei diritti umani con attività educative nelle periferie di Lima, territorio di conflittualità indiretta e non armata ma caratterizzata da forme di forte marginalizzazione e discriminazione.