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“L’istruzione non serve a fuggire dalla povertà, è un modo per combatterla”, diceva Julius Nyerere, padre fondatore della Tanzania per sottolineare l’importanza del sistema educativo.

Negli ultimi anni la situazione scolastica è migliorata, ma le fasce di popolazione più vulnerabile, tra cui i bambini disabili, sono state escluse da questo progresso. Favorire l’accesso all’educazione come diritto fondamentale di ogni bambino e opportunità di cambiamento per tutta la comunità è l’obiettivo di una “Scuola per tutti” per contribuire all’inclusione scolastica dei bambini che vivono situazioni di marginalità o di disabilità nel distretto rurale di Iringa in Tanzania.

Settori di intervento: Istruzione | Disabilità | Diritti dei minori

Nel Distretto rurale di Iringa sono presenti 132 scuole dell’infanzia e 148 scuole elementari. 234 bambini disabili frequentano le scuole per l’infanzia (pari al 4,13% dei bambini iscritti) e 520 studenti disabili frequentano le scuole elementari del distretto (pari allo 0,95% del totale degli studenti delle scuole elementari), per un totale di 754 bambini disabili inseriti nel primo ciclo del percorso scolastico. Sono presenti 1.460 insegnanti, di cui però solo 58 specialisti per il sostegno. Questi numeri sono probabilmente sottostimati perchè una parte dei bambini disabili, soprattutto nelle aree rurali, che non frequenta la scuola non è inclusa nelle statistiche ufficiali. Sono quindi ancora moltissimi i bambini disabili tra i 7 ed i 13 anni che non hanno mai frequentato la scuola.

Le cause sono molteplici e connesse tra loro: la mancanza di formazione del personale docente e non docente, i preconcetti e superstizioni verso le persone disabili, la distanza dalla scuola per i bambini che vivono in piccoli villaggi rurali lontani dai centri principali e la mancanza di mezzi di trasporto tra casa e scuola.

Villaggi e scuole coinvolte: Kipera, Tanangozi, Mfyome e Kidamali (Distretto rurale di Iringa).

Il primo passo è la formazione di chi si impegna nella cura quotidiana: il personale assistente delle scuole che si occupa di tutte le attività non didattiche che coinvolgono i bambini con disabilità durante la permanenza a scuola. A causa del salario molto basso, si tratta principalmente di persone poco scolarizzate e con limitate conoscenze sulla disabilità. Per loro è previsto un corso di formazione per su “Le disabilità, la cura e l’assistenza“. Dagli assistenti si passerà agli insegnanti che nel prossimo autunno approfondiranno le proprie conoscenze sulla didattica speciale con il supporto di una équipe composta da un formatore italiano e da quattro colleghi tanzaniani preparati grazie ai precedenti progetti di cooperazione.

Oltre alle formazione, fondamentale è la sensibilizzazione delle comunità rurali proprio sul tema della disabilità. Ancora oggi la maggior parte della popolazione, infatti, non conosce quali possano essere le cause che stanno dietro ad una disabilità e spesso i figli disabili vengono nascosti perché rappresentano una vergogna. Per scoraggiare queste credenze e per promuovere la frequenza scolastica sono previste visite domiciliari ed uno spettacolo teatrale sul tema nei villaggi interessati, realizzato da una compagnia tanzaniana. Infine, per affrontare uno degli ostacoli maggiori, la difficoltà di raggiungere la scuola soprattutto per più piccoli, sarà acquistato un pulmino e attivato un servizio di scuolabus per quei minori che vivono situazioni di povertà in villaggi remoti.

Dalla Tanzania all’Italia.

In una “Scuola per tutti” un ruolo importante lo giocano anche i laboratori e gli interventi nelle scuole di Ferrara e provinci sulle tematiche della disabilità, della cooperazione internazionale e dei diritti dei bambini.

Sono previsti inoltre incontri pubblici e momenti di promozione del progetto, fra i quali la trentesima edizione del Ferrara Buskers Festival, che dedicherà l’iniziativa di solidarietà “Il Grande Cappello” proprio a questo intervento.

 

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