
03 Mar Cosa resta di una (incredibile) Settimana della Cooperazione
Pensavo fosse una stupida trovata per farci perdere tempo, invece mi sbagliavo. È stato stupendo, davvero una bellissima esperienza dove ho conosciuto tantissime persone in gamba. Giovanni, studente
In occasione della “Settimana Scolastica della Cooperazione Internazionale” dal 22 al 26 febbraio IBO Italia ha coinvolto a Parma 160 studenti in alternanza scuola-lavoro provenienti da 5 scuole superiori (Bodoni, Marconi, Romagnosi, Sanvitale, Toschi) guidati da 20 tutor in una settimana intesa, ricca di incontri, emozioni, ridlessioni, relazioni, approfondimenti sui temi dei diritti umani, migrazioni, sovranità alimentare e ingiustizie sociali.
Grazie al progetto “Un solo mondo, un solo futuro”, alla collaborazione con Forum Solidarietà e alla partecipazione di realtà locali attive su queste tematiche (Gruppo Mission, Associazione Parma per gli altri, Solidarietà Muungano Onlus, Associazione Donne di qua e di là e Ecosolgea) è stato possibile trattare argomenti poco discussi in ambito scolastico, avviare un processo di sensibilizzazione e stimolare in maniera positiva curiosità e impegno dei ragazzi.
La sovranità alimentare, la cooperazione allo sviluppo e l’immigrazione non sono temi semplici, ma grazie agli esempi concreti proposti durante le presentazioni che aprivano ogni giornata, penso che ai ragazzi questi concetti siano adesso più familiari in un’accezione concreta, senza che siano stati banalizzati. Dario, tutor gruppo Disegno
Questo perchè i 160 alunni, non sono stati solo un attento pubblico dei tanti ospiti che si sono alternati al WO.PA. – Workout Pasubio, ma i veri protagonisti di queste giornate sperimentando loro stessi in prima persona e imparando otto linguaggi diversi con cui rielaborare i temi trattati nelle sessioni plenarie.
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Otto gruppi quindi, formati ognuno da 2 tutor e circa 20 ragazzi, con un determinato compito: il gruppo gioco per di trasmettere importanti tematiche tramite strumenti ludici; il gruppo stampa per raccontare in un blog (leggi tutti i post) quello che stava avvenendo; il gruppo favola per sensibilizzare e coinvolgere i più piccoli; il gruppo musica rap perchè cosa meglio di una canzone può far passare un messaggio fra gli adolescenti; il gruppo video perchè è dalle immagini che passa molta della nostra informazione; il gruppo disegno perchè il fumetto è la nuova riscoperta della narrazione; il gruppo lingua perchè non c’è cooperazione senza una base comune per capirsi.
Si metabolizzano parole, sguardi, sorrisi, concetti che forse non avremmo mai immaginato potessero essere affrontati con così tanta passione ed entusiasmo (…) Creare un punto interrogativo nella nostra mente che ci facesse sconcertare di fronte a situazioni di discriminazione, di ingiustizia, di indifferenza, che ci facesse dire: MA È POSSIBILE? Francesco, tutor Gruppo Video
Il tesoro di storie e riflessioni nate da questa Settimana della Cooperazione diventano patrimonio di tutti: video, fumetti, favole, un gioco da tavola da proporre ai più piccoli, una performance teatrale, un rap e il dizionario della cooperazione in 10 lingue diverse, linguaggio dei segni compreso. Domenica 6 marzo infatti, sempre al WO.PA, dalle 15 alle 18 si terrò COOPER-Expo, ovvero la presentazione e l’esposizione pubblica dei lavori realizzati dagli studenti.
Non è stata semplicemente una settimana senza andare a scuola, è stata un’esperienza che ha lasciato il segno sulle pagine della vita. Esmeralda, studentessa
Questo articolo prende spunto dai tanti post realizzati dai ragazzi del Gruppo Stampa coordinati da Alice e dall’attività di ufficio stampa di Forum Solidarietà.