servizio cvile 8 marzo guatemala

Donne che camminano lungo la strada dei diritti

8 de marzo 2016, Día Internaciónal de la Mujer

Eccomi qui, dopo quasi sei mesi dal mio arrivo in Guatemala provo a raccontare sensazioni e storie di donne e ragazze che lottano per una vita libera dalla violenza.

E la Giornata Internazionale della Donna – 8 marzo 2016 – mi sembrava il momento migliore per ricordare quanto ci sia ancora molto da camminare per conquistare i diritti delle donne anche e, soprattutto, in questo Paese.

Sto svolgendo il Servizio Civile presso ASOGENAsociación Generando Equidad, Liderazgo y Oportunidades, una ONG che lavora nel Dipartimento di Chimaltenango tramite azioni di prevenzione e supporto a donne vittime di violenza, principalmente abusi sessuali su minori d’etá. Attualmente l’associazione gestisce il CAIMU Dipartimentale (Centro de Apoyo Integral para Mujeres) che prende in carico le donne attraverso una attenzione sociale, psicologica, medica e legale per supportare la fase di denuncia, il processo legale ed il percorso di uscita da situazioni di violenza. Inoltre, stiamo iniziando un programma comunitario di sensibilizzazione ed empowerment rispetto ai diritti sessuali e riproduttivi, che si sta svolgendo con giovani studenti e rappresentanti delle comunitá locali di origine maya kaqchiquel (comadronas e alcaldes auxiliares) per prevenire gravidanze e matrimoni forzati in minori di 18 anni.

In questi mesi sto accompagnando, insieme alla mia compañera Stefania, la psicologa del Centro con i gruppi di supporto psicologico rivolti a ragazze adolescenti, alle quali è stata calpestata la dignità, nonchè i diritti. Sono ragazzine tra i 12 e i 18 anni, a cui è stata strappata l’epoca della gioventú, delle scoperte e delle nuove esprienze. Alcune di loro, si trovano a crescere una bimba o un bimbo senza risorse né consapevolezza, obbligate dalla societá ad amare questa creatura. Nelle storie di queste ragazze c’é molta sofferenza che, in un luogo protetto di confronto tra coetanee all’interno di un gruppo, si cerca di condividere, elaborare quanto successo e trovare una strada “para seguir adelante.

Giorno dopo giorno, rimango stupita dalla forza che alcune di loro hanno e tirano fuori nei momenti piú difficili. Mi insegnano che si puó andare avanti….con dignitá.

E oggi, 8 marzo, grideremo a tutta la cittá quanto sia importante riconoscere e far conoscere i diritti alle donne. Cammineremo insieme, passo dopo passo, tra le strade di Chimaltenango per ricordare le violenze, ma anche gli sforzi per eliminare la discriminazione e chiedere a gran voce il rispetto di ogni persona.

Nel pomeriggio, ci sposteremo verso la capitale presso il Congresso della Repubblica del Guatemala, dove ci sará la votazione per la partecipazione egualitaria di uomini e donne all’interno di questo órgano politico, attraverso la possibilitá di presenza del 50/50, per promuovere le pari opportunitá in coerenza con la campagna di ONU Mujeres –UN women “Por un Planeta 50-50 en 2030: Demos el paso para la igualdad de género.”

Quindi é tempo di camminare ancora…perché la marcia dei diritti non è finita, il cammino é ancora lungo e l’uguaglianza non è stata ancora realizzata.

donne-guatemala

“La utopía está en el horizonte. Camino dos pasos, ella se aleja dos pasos y el horizonte se corre diez pasos más allá. ¿Entonces para que sirve la utopía? Para eso, sirve para caminar.” Eduardo Galeano

Francesca Sguotti, volontaria IBO in Servizio Civile in Guatemala