
24 Ago Due anni dal sisma nel Centro Italia: il nostro impegno continua
Il 24 Agosto di due anni fa, alle 3: 36, la prima forte scossa di terremoto che diede inizio ad una lunga serie di eventi sismici che tra il 2016 e l’inizio del 2017 ha duramente colpito numerose comunità del Centro Italia.
A due anni esatti da quella data ci teniamo a raccontare di alcuni progetti e collaborazioni che sono nate con diverse realtà locali, a testimonianza di come anche la società civile, insieme, possa dare un importante contributo a far rinascere comunità e relazioni.
Grazie al sostegno di privati cittadini americani e della piattaforma di crowfunding Global Giving, al pubblico e agli organizzatori del Ferrara Buskers Festival (edizione 2016) e alle aziende Quisisana e Onesti Group, da Ferrara abbiamo potuto mettere in campo progetti ed idee, animati anche dal vivo ricordo del sisma che nel Maggio 2012 colpì l’Emilia Romagna e il nostro territorio.
Campi di animazione e solidarietà per i ragazzi del Centro Italia
Ricordiamo in particolare i campi estivi per adolescenti provenienti dalle aree colpite dal sisma che nell’estate 2017 hanno portato 49 ragazze e ragazzi a partecipare ad un’esperienza estiva diversa e lontana (dal Bilancio Sociale: Pensieri dei ragazzi, Resoconto campi 2017), seppur solo per qualche giorno, dal loro territorio. Un’opportunità che è stata valutata molto positiva dagli stessi partecipanti e che, proprio per il suo valore, è stata riproposta anche per il 2018, con il progetto UN’ESTATE SPENSIERATA – Campi di Animazione e Solidarietà per Adolescenti delle Zone Terremotate del Centro Italia realizzato grazie al contributo del “Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale” di Intesa Sanpaolo.
Proprio in questi giorni è in corso il primo campo nella località di Ridracoli (FC), dove 23 ragazzi e ragazze provenienti stanno partecipando ad attività legate alla salvaguardia dell’ambiente, alla natura e all’ecologia. Contando anche i due prossimi campi, uno sempre a Ridracoli e l’altro a Corniglio (PR), i ragazzi coinvolti saranno in totale 41 provenienti da: Abruzzo (L’Aquila, Teramo, Pescara), Lazio (Rieti), Marche (Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Ancona) e Umbria (Terni, Perugia).
Rafforzare il tessuto economico e sociale
Parallelamente alle opportunità per i giovani e di sostegno alle famiglie, IBO Italia è impegnata, grazie ad un secondo contributo di Global Giving, a supportare il rafforzamento del tessuto economico e sociale nei territori, per far rivivere comunità, attività produttive e luoghi di aggregazione. Lungo la dorsale appenninica, in piccoli paesi: dove si vive, si sogna e si resiste, lontani dalle grandi città o dalla costa. Sono in particolare due le realtà con cui stiamo collaborando: in Abruzzo a Castel Castagna vicino al Gran Sasso e nelle Marche a Fiastra all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
In questa occasione ci teniamo in particolare a raccontarvi della realtà di Fiastra, un piccolo comune di 658 abitanti, a monte dell’omonimo lago e sullo sfondo i profili dei Monti Sibillini, in cui il terremoto ha lasciato molte case inagibili e ha trasformato la vita sociale ed economica del paese. Sono molte le persone però che, nonostante le difficoltà, hanno deciso di restare
Qualche mese fa abbiamo conosciuto Roberta che, dopo il sisma, con energia e tenacia ha deciso di rimanere e rilevare il bar del paese, riaprendo l’attività in un container assegnato dal Comune, con l’obiettivo di farlo diventare un luogo di incontro e di aggregazione dove le persone possano incontrarsi, parlare, condividere preoccupazioni e sogni e progettare insieme il futuro della loro comunità.
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Siamo stati poi di persona a a Fiastra nel marzo 2018. Roberta ci ha raccontato della sua idea di costruire una veranda esterna al bar, per ampliare lo spazio a disposizione dei clienti, soprattutto in vista dell’estate e del bisogno delle persone di stare insieme. Dopo alcuni mesi di documenti e richieste di permessi, qualche settimana fa l’idea di Roberta è diventata realtà e oggi il Bar di Fiastra è diventato ancora di più luogo di incontro e di condivisione.
Un aiuto ed un sostegno il nostro, che è sicuramente piccolo, molto lontano dalle grandi cifre delle donazioni istituzionali, che non risolve tutti i problemi di quei luoghi, ma che vive e si alimenta della relazione con le persone e cerca di ricostruire la fiducia e la speranza nel futuro.