
12 Mar Il mio Servizio Civile in Guatemala
Il mio servizio civile in Guatemala sono gli abuelitos, cioè i nonnini e le nonnine del centro diurno Mis Años Dorados di El Tejar, con i quali ho creato il progetto-ponte “Abuelit@, cuéntame una historia”. Dopo aver ascoltato tantissimi racconti di questi spassosissimi e dolcissimi anziani sul Guatemala di un tempo, i loro dibattiti femministi sul “VALENTINA NON SPOSARTI GIOVANE!!” e le leggende soprannaturali sulla llorona, li ho portati prima a scuola a raccontarsi ai piccoli della primaria, e poi in biblioteca a leggere racconti a voce alta ai bambini durante le vacanze scolastiche.
Il mio servizio civile in Guatemala è…vivere (di nuovo) attaccata alla Panamericana, la strada trafficata, pericolosa, polverosa che attraversa l’America Latina, dove sfrecciano le coloratissime camionetas, i bus con servizio incluso di discoteca (con ritmi che variano dal reggaeton alla cumbia, includendo i miei pezzi preferiti, ovvero le ballate d’amore sui tradimenti).
Il mio servizio civile in Guatemala è fare letture a voce alta in biblioteca ai piccolini delle scuole locali, sfruttando tutti gli anni di teatro e dramatización accumulati tra Italia e Perù.
Il mio servizio civile in Guatemala è insegnare inglese al CEDIN, la scuola pre-primaria di El Tejar, a classi di 40 piccolissimi esseri umani rumorosissimi ma molto coccolosi, che alla quarantesima ripetizione della pronuncia di “Good Morning” diranno ancora “GUMOOOOOONNNNI!”.
Il mio servizio civile in Guatemala sono le donne, fiere nei loro huipiles, gli abiti tradizionali, che camminano portando sulla testa ceste giganti di cibo per il mercato senza far cadere nulla, roba da far invidia agli equilibristi. Le donne che ti salutano SEMPRE per la strada e che sulla camioneta ti danno in braccio il loro bebè, con quel gesto di fiducia infinita verso il prossimo.
Il mio servizio civile in Guatemala è imparare le basi del metodo Montessori e rimettere in discussione tutto il proprio futuro da educatrice.
Il mio servizio civile in Guatemala è scherzare e fare merenda con le colleghe in biblioteca, organizzare formazioni per gruppi numerosi di insegnanti, preparare robe artistiche e lavoretti anche se sei negata, ascoltare il predicatore parlare di Gesù ogni giorno fuori dalla finestra.
Il mio servizio civile in Guatemala è scoprire che secondo l’astrologia maya il mio continuo peregrinare per il mondo è scritto nelle stelle, e che anche la Luna bisogna ascoltarla.
Il mio servizio civile in Guatemala è…FAMIGLIA! Trovare una grande e bellissima famiglia (guatemalteca e internazionale) pronta ad accoglierti, sopportarti, proteggerti sempre. Il mio Guatemala sono Silvia, Ivan e Lencho che mi abbracciano.
Il mio servizio civile in Guatemala è un viaggio interiore! Sì, perché il servizio civile è negoziazione, è capire (anche scomodamente) che i nostri difetti vanno limati, è compromesso, messa in discussione. Il Guatemala è scompiglio, confusione, intensità.
Il mio servizio civile in Guatemala è abituarsi alla primavera tutto l’anno, ai vulcani come sfondo di ogni paesaggio, al verde lussureggiante.
Il mio servizio civile in Guatemala sono i meravigliosi mercati, colorati e rumorosi.
Il mio servizio civile in Guatemala è cantare! Realizzare il proprio sogno nel cassetto a 29 anni e cantare nei locali di Antigua Guatemala circondata da grandi musicisti guatemaltechi e sentire l’adrenalina dell’esibizione (anche se questo non era scritto nel progetto di servizio civile).
Valentina Chendi, volontaria IBO in Servizio Civile in Guatemala
Ascolta Valentina che legge il racconto durante la serata finale dei volontari in Servizio Civile, il 18 febbraio 2020 a Casa IBO.