INaugurazione CASA IBO ferrara

A voi dico, non abbandonateci. Perché insieme possiamo farcela

Cari amici,

sono momenti difficili. Il coronavirus ci sta piegando la schiena: lutti, senso di impotenza, ineluttabilità di un destino contro cui sembra non si possa lottare. Dal letto dell’ospedale di Fiorenzuola, Padre Angelo ci invita alla preghiera come arma percombattere il virus (e noi, in questi giorni di Pasqua, ricordiamolo nella preghiera).

Gli sforzi fatti in tutti questi anni sembrano volatilizzarsi. Le speranze ridursi ad un’attesa di ripresa che non si sa, se e quando arriverà. Viviamo tutti la stessa angoscia. La crisi economica sta producendo povertà inaspettate, anche per la nostra associazione. E il bilancio economico a fine anno porterà con sé un forte segno negativo.

Tutto è cambiato da un momento all’altro. Tutte le nostre attività: campi di volontariaro, scambi con l’estero, visite studio e servizio volontario europeo o european solidarity corps, servizio civile universale, progetti di cooperazione e educazione alla cittadinanza nelle scuole, sono state tutte bloccate o annullate, improvvisamente.

Tutti i nostri sogni di poter diventare un polo di riferimento per il volontariato, destabilizzato. Se poi pensiamo al pesante impegno economico che ci siamo assunti per la ristrutturazione di CASA IBO, ci sentiamo intrappolati: soldati disarmati nella lotta contro forze aliene.

Ma come accadde nel passato, non vogliamo abbandonarci allo scoraggiamento.

Confidiamo, infatti, sulla professionalità dello staff IBO e sul grande valore aggiunto che sanno offrire i volontari.

Dobbiamo saperci riproporre con umiltà ma sempre con determinazione. E già è iniziato qualcosa a Parma con Sportamiacasa. Un’iniziativa che mostra il grande valore del volontariato, di come riaccendere speranze, di come sentirci uniti in questo difficile momento, di come tutti si possono sentire coinvolti.

Cari amici, vi invito a seguirci, anche a distanza e restando a casa, sui social e sul sito di IBO, sosteniamoci insieme in questa rinascita.

Il mio invito è diretto ai giovani ma anche ai non più giovani che ricordano l’entusiasmo e le lotte che li caratterizzava negli anni della nascita di IBO e agli albori dell’impegno del volontario.

Già, per le lotte. Se oggi IBO è una realtà consolidata nel mondo delle ONG e del volontariato internazionale è proprio grazie alle loro lotte: a voi dico, non abbandonateci.

Invitate i giovani a spendersi per una giusta causa.
A realizzare quella umanità fiduciosa, che consente di guardare al futuro.
Perché è importante esserci. Perché insieme possiamo farcela!

Alberto Osti, Presidente di IBO Italia