
29 Mar #iorestoacasa… al Centro Pinocchio. Perché qui mi sento a Casa
Casa. Questa è la prima parola che mi viene in mente per descrivere la mia esperienza di volontariato a Panciu.
Sin dal primo istante in cui sono arrivata qui, in una nazione che non conosco, in un piccolo paesino immerso nei vigneti, ho provato una strana e piacevole sensazione di eccitazione e benessere: sentivo di essere davvero nel posto giusto al momento giusto e che la decisione di lasciare l’Italia per dedicarmi al volontariato all’estero era una delle migliori che potessi prendere in questo periodo della mia vita. Quella stessa sera ho incontrato e conosciuto alcuni dei bambini che frequentano il centro “Lumea lui Pinocchio”: nemmeno il tempo di presentarmi e subito mi hanno stretto in un forte abbraccio collettivo! È stato davvero sorprendente ed emozionante, e solo il primo dei tanti momenti felici che avrei vissuto poi insieme a loro.
In questo periodo di permanenza a Panciu ho potuto percepire tutto il calore e l’affetto dei volontari e volontarie che, come me, vogliono dedicare il proprio tempo e le proprie energie ai bambini e ai ragazzi di questa comunità, in particolare a quelli meno fortunati e con minori opportunità. Con il passare del tempo si sono creati dei legami che si rafforzano di giorno in giorno grazie alla condivisione di spazi, emozioni, esperienze, lacrime e risate. Ho avuto la fortuna di conoscere persone straordinarie, tra cui le tre meravigliose donne che, da sole, riescono a gestire ed organizzare ogni aspetto della vita qui al centro.
Sto scrivendo questo testo in un momento davvero difficile e delicato per l’intera umanità, durante la diffusione su scala mondiale del virus CoVid-19.
È terribilmente arduo adesso anche solo pensare di programmare un viaggio di volontariato all’estero ma proprio per questo credo sia ancora più importante parlarne e trasmettere un messaggio di positività e speranza.
Oggi più che mai è fondamentale non chiudersi nelle proprie paure e non cadere nella trappola dell’egoismo: è proprio nei momenti peggiori che possiamo comprendere appieno la necessità di aiutarci gli uni con gli altri e riscoprire il valore della solidarietà.
Nonostante la situazione attuale non ci permetta di viaggiare fisicamente, vi invito caldamente a farlo con la mente e con il cuore.
Non rinunciate alla possibilità di fare volontariato all’estero se è quello che desiderate,
continuate a coltivare questo sogno che vi auguro possa realizzarsi al più presto.
Totul va fi bine!
Agnese Inverni, volontaria IBO degli European Solidarity Corps in Romania