
29 Ott La lezione che ho imparato dai bambini del Centro Pinocchio
Nella vita può succederti di tutto, puoi vivere in condizioni di estremo disagio, essere discriminato, non ricevere le cure di cui avresti bisogno, ma niente, niente al mondo, potrà mai riuscire a toglierti la goia di vivere dagli occhi.
Questa è la prima lezione che i bambini del Centro Pinocchio mi hanno insegnato in pochissimi giorni. Una lezione semplice, se volete banale, ma che loro dimostrano con uno slancio invidiabile, ogni giorno, attraverso l’esempio personale.
Il compito di noi volontari, assieme allo staff dell’associazione Lumea lui Pinocchio, è fare in modo che questo slancio non si perda, ma anzi diventi motore di un vero cambiamento che permetta a questi bambini di disegnare il proprio futuro liberi da discriminazioni e povertà educativa e sociale.
Un diritto che tutti i bambini dovrebbero avere.
Da quando sono qui mi domando spesso se siano più loro a donare qualcosa a me piuttosto che il contrario. Perché quando si è assorbiti dalla quotidiana freneticità degli impegni e delle scadenze, rischiamo spesso di lasciare indietro le cose più importanti.
Qui semplicemente c’è vita quella di cui a volte ci dimentichiamo e dobbiamo dire mille volte grazie a questi bambini che per la loro vita combattono ogni giorno una piccola battaglia personale, ricordandoci di quanto meravigliosa e importante sia.
Nasce anche da qui la voglia di impegnare ogni minuto della nostra esperienza in Romania ad aiutarli, nel nostro piccolo, in questa loro battaglia con azioni semplici, ma importanti per la loro crescita che spesso è purtroppo solitaria e priva di modelli.
Già penso a quanto sarà difficile tornare in Italia.
Reimmergersi nella quotidianità fatta spesso anche di cose superflue se paragonate a ciò che stiamo vivendo qui. Ma poi penso che proprio grazie a questa esperienza saremo forse più capaci di vivere a pieno anche le nostre vite: di riscoprire la gioia nella quotidianità e soprattutto di trovare ogni giorno qualcuno cui porgere la nostra mano.
Perché aiutarci anche solo con un sorriso o una gentilezza non richiesta è quanto di più straordinario possa capitarci.
Maria Luigia De Martino, volontaria IBO in Servizio Civile