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No One Left Behind: la partecipazione come chiave per i diritti dei minori disabili in Tanzania

No One Left Behind: un progetto cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in Tanzania che unisce ONG, associazioni, istituzioni, università ed aziende per non lasciare indietro nessun bambino.

In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità che si celebra ogni anno il 3 dicembre, IBO Italia presenta il progetto No One Left Behind: diritti e accessibilità ai servizi scolastici e riabilitativi dei minori con disabilità nel distretto di Iringa, in Tanzania” cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Il progetto, che prende avvio in queste settimane e che vedrà le prime attività nel gennaio 2020, mira a contribuire all’inclusione sociale di bambini e ragazzi con disabilità e a rafforzare i servizi di base.

DOVE E PERCHE’

L’area geografica di intervento corrisponde ai due distretti amministrativi, urbano e rurale, della Regione di Iringa, città situata nel centro della Tanzania a dieci ore di macchina dalla costa e dalla capitale Dar es Salaam. In totale 405.377 abitanti, che per il 78% vivono in aree rurale, per il 52% sono donne e per oltre il 50% hanno una età inferiore ai 19 anni.

Qui si stima che circa il 3% dei giovani in età scolare abbia una disabilità: la maggior parte di loro è completamente esclusa dai servizi scolastici e dalla società, gli alunni disabili rappresentano infatti solo l’1% della popolazione studentesca totale.

METODOLOGIA E ATTIVITA’

L’intervento avrà un approccio partecipativo e si svilupperà su tre assi principali: la formazione per accrescere e valorizzare le conoscenze di insegnanti, assistenti e studenti universitari; le strutture scolastiche per migliorare il loro standard di qualità e renderle accessibili quali luoghi di incontro tra studenti disabili e non; la comunità e le istituzioni locali per promuovere una cultura inclusiva e abbattere le barriere culturali sia ad Iringa che nei villaggi della zona rurale.

No One Left Behind, nessuno escluso, nessuno lasciato indietro, questa è la speranza di un progetto che in concreto garantirà: corsi di formazione all’educazione inclusiva e alla riabilitazione anche attraverso l’approfondimento della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA); la creazione di ausili poveri e tecnologici; l’allestimento di spazi di documentazione per l’educazione inclusiva; la possibilità di una visita studio in Italia da parte di 8 operatori tanzaniani; l’attivazione di progetti per l’inclusione nelle scuole del Distretto di Iringa (anche attraverso sport, musica, orti scolastici e informatica); l’accessibilità di 10 strutture scolastiche e la costruzione di un dormitorio.

PUNTO DI PARTENZA: LA PARTECIPAZIONE

Il punto di partenza, nei primi mesi del prossimo anno, sarà la formazione di ricercatori tanzaniani per una ricerca emancipatoria finalizzata ad analizzare le dinamiche di discriminazione e le barriere alla partecipazione delle persone con disabilità. La metodologia della ricerca-azione favorirà il processo di emancipazione dei beneficiari (giovani con disabilità e loro familiari, personale docente e assistenti) attraverso una loro partecipazione attiva già a partire dalla generazione dei quesiti di ricerca. La ricerca avrà come scopo anche quello di elaborare una campagna di sensibilizzazione mirata ad informare, sensibilizzare ed educare alla disabilità la popolazione locale e le istituzioni della regione attraverso messaggi, slogan ed eventi pubblici.

FINANZIATORI E PARTNER

Il progetto è cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo con 823.000 euro in tre anni ed è possibile grazie alla collaborazione di IBO Italia con due realtà locali, il Distretto di Iringa – Dipartimento dell’educazione per i bisogni educativi speciali e l’associazione Nyumba Azimio Lenye Imani, e la presenza di partner di altissimo livello e valore quali ARCO Action Research for CO-development, Centro di Ateneo per la Cooperazione allo Sviluppo Internazionale dell’Università di Ferrara, Comune di Ferrara – Servizio Integrazione Disabili e Stranieri, ISAAC Italy di Roma, Istituto Leonarda Vaccari di Roma, Azienda Helpicare by Didacare di S. Giovanni in Persiceto (BO), Associazione Nyumba Ali di Bologna, Cooperativa La Città Verde di Pieve di Cento (Bologna).

Per raccontare passo dopo passo gli sviluppi, seguire le attività e scoprire le storie delle persone coinvolte, saranno attive nei prossimi giorni una sezione sul sito iboitalia.org, una pagina Facebook e un profilo Instagram: canali web legati fra di loro da un logo creato ad hoc.