Moldavia: nuove finestre aperte sul futuro

La Moldavia di fine settembre-inizio ottobre 2015 è un paese offeso, un paese che scende in piazza per ribadire la propria voglia di senso civico e di giustizia sociale. Senso civico e giustizia sociale che sono simbolicamente rappresentati da uno stuolo di tende da campeggio davanti al palazzo del Parlamento, nella piazza centrale di Chisinau, nonché da centinaia di persone – donne e uomini, adulti e giovani, famiglie intere – che manifestano contro la corruzione dilagante tra i più alti vertici politici e finanziari del paese. Un movimento di protesta decisamente rilevante per un paese di 3 milioni di abitanti, un movimento che chiede un cambiamento per ricostruire la fiducia e la speranza della società moldava nella propria classe politica e incentivare gli investimenti nel futuro del paese.

In questo contesto di fermento sociale si è inserita l’ultima fase del progetto “Scambi di buone pratiche tra Italia e Moldavia sulla prevenzione alla devianza minorile”, co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e gestito da IBO Italia in partenariato con ISCOS Emilia Romagna, Gazeta Basarabiei, Direzione Municipale per la Protezione dei Diritti del Bambino e Associazione “Bambini in Difficoltà”. Gli ultimi due sono i partner moldavi che hanno accolto la delegazione italiana e organizzato il secondo ciclo di formazione sotto forma di affiancamento in situazione presso i Centri Comunitari per Bambini e Giovani della città di Chisinau.

La delegazione italiana – composta da Dimitris Argiropoulos (professore di Pedagogia presso l’Università di Bologna), Giuseppe de March (psicologo), Letizia Sabba (coordinatore di progetto per IBO Italia) e Elisa Bucchi (operatrice video per la disseminazione dei risultati) – ha avuto l’opportunità di entrare in contatto con gli operatori di centri diurni che offrono servizi educativi di aggregazione a bambini e adolescenti, ma anche con rappresentanti del Servizio di Messa alla Prova per minori in conflitto con la legge e dell’Istituto di Scienze Penali e Criminologia Applicata di Chisinau.

Questo percorso di scambio, conoscenza e formazione tra esperti del settore socio-educativo italiani e moldavi ha avuto come tematiche principali l’inclusione di minori con uno o entrambi i genitori all’estero, la riabilitazione sociale di bambini e giovani a rischio di devianza e/o in conflitto con la legge, il coinvolgimento attivo di minori disabili, la prevenzione di violenze e abusi su minori.

L’incontro con i pedagogisti moldavi dei diversi centri diurni visitati ha fatto emergere come l’implementazione del progetto promosso da IBO Italia abbia contribuito, in questo anno e mezzo, a sviluppare maggiormente le competenze del personale locale nella relazione educativa con minori svantaggiati, ad aumentare la presenza degli adolescenti nei centri gestiti dalla Direzione per la Protezione dei Diritti del Bambino e a stimolare la curiosità verso la scambio interculturale tra paesi diversi.

Ultima tappa di questo progetto regionale di cooperazione internazionale è stata la realizzazione di un seminario di confronto e dialogo tra esperti e tra settori. Il seminario del 2 ottobre 2015 è stato infatti, il momento conclusivo di un percorso che ha visto due cicli formativi in Moldavia tenuti da esperti italiani del settore socio-psico-pedagogico, una visita studio in Italia da parte di due pedagogiste italiane, la realizzazione di tavole rotonde intersettoriali e di incontri formativi in alcune località rurali moldave, la sensibilizzazione alla tematica minorile sul territorio emiliano-romagnolo e presso la comunità moldava in Italia.

Al seminario hanno partecipato attivamente educatori, psicologi, assistenti sociali, rappresentanti di istituzioni pubbliche e private che si occupano delle diverse forme di devianza minorile. Ognuno ha avuto l’opportunità di condividere la propria esperienza, i propri successi così come le proprie difficoltà nel settore socio-educativo. Fortemente interessanti si sono rivelati gli interventi dei due formatori italiani, che hanno approfondito rispettivamente i temi e le problematiche legate da un lato al concetto di comunità educante, di relazione educativa nella vulnerabilità, nel disagio e nella devianza, dall’altro all’adolescenza secondo l’approccio delle neuroscienze.

Il progetto “Scambi di buone pratiche tra Italia e Moldavia sulla prevenzione alla devianza minorile” ha dimostrato le grandi potenzialità che paesi come Italia e Moldavia possono sviluppare in una cooperazione internazionale che abbia come obiettivo la prevenzione di situazioni di devianza negli adolescenti.

Tutto ciò passa per la crescita delle competenze professionali degli operatori sociali, per il rafforzamento del lavoro in rete e per la sensibilizzazione della società civile. Elementi emersi e affrontati con il progetto regionale e che si spera possano svilupparsi maggiormente tramite collaborazioni e progettualità future.

Logo-Reegione-Emilia-RomagnaScambi di buone pratiche tra Italia e Moldavia sulla prevenzione alla devianza minorile”, è un progetto co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna che vede IBO Italia capofila e com partner ISCOS Emilia Romagna, Gazeta Basarabiei, Direzione Municipale per la Protezione dei Diritti del Bambino e Associazione Copii in Dificultate.

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