
04 Lug Servizio Civile con IBO: i nove progetti del Bando 2018
Dall’Italia all’India, dal Madagascar al Perù, dalla Romania al Guatemala e alla Bolivia: lunedì 20 agosto è uscito il Bando 2018 di Servizio Civile e IBO Italia cerca 18 volontari per i progetti all’estero e 8 volontari per le sedi in Italia (6 a Ferrara e 2 a Parma). Scadenza per presentare la domanda: 28 settembre. Qui trovi tutti i progetti in un’unica pagina per avere un quadro completo.
In Italia…
Senza la presenza costante di chi sceglie di offrire il suo impegno restando nel proprio paese, realizzare progetti di cooperazione e volontariato a migliaia di chilometri dall’Italia sarebbe del tutto impossibile. È per questo che, anche quest’anno, IBO Italia decide di dare ad 8 giovani la possibilità di svolgere il Servizio Civile all’interno delle proprie sedi nazionali: quella di Ferrara (6 posti) e quella di Parma (2 posti).
Far parte dello staff di una ONG può sembrare un’esperienza meno totalizzante rispetto al prendere un aereo ed atterrare sotto la linea dell’Equatore: eppure, i tantissimi volontari che in questi anni hanno diviso con noi scrivanie, preoccupazioni, telefonate e banchetti sotto la pioggia, ci hanno insegnato che non è così. È un’esperienza diversa, vero: ma spalanca un mondo nuovo anche “solo” così, a viverlo ogni giorno varcando una porta che ha deciso di restare, per tutti e sempre, aperta.
Ci sarà un mese – uno sui dodici di durata del Servizio – in cui varcando questa soglia gli 8 volontari calcheranno il suolo della piccola cittadina di Panciu, in Romania, anziché quello di Ferrara o Parma (questo progetto è infatti un progetto sperimentale di Servizio Civile Universale, ndr). Un mese di confronto diretto, un mese per toccare con mano quello che IBO costruisce con i suoi progetti. Un mese, per poi tornare in Italia ed infondere di nuova comprensione ed energia l’educazione alla pace e la promozione culturale che sono lo spirito del progetto di Servizio Civile nelle sedi nazionali della nostra ONG.
Cosa farai da volontario a Ferrara o a Parma
Affiancherai i dipendenti dell’ONG nel loro lavoro quotidiano: potrai progettare laboratori educativi da portare nelle scuole, realizzare sul territorio eventi di promozione e sensibilizzazione, aggiornare i canali online con testi e materiale grafico o video, gestire la preparazione dei campi di volontariato in cui IBO invia i suoi volontari, sviluppare nuove idee che riguardino giovani, partecipazione e cooperazione internazionale. Nel tuo mese d’estate in Romania: sarai inserito all’interno del progetto educativo che, in collaborazione con l’Associazione Lumea lui Pinocchio, realizziamo da ormai da anni per i bambini di Panciu. Puoi saperne di più scorrendo in basso, al paragrafo dedicato proprio al progetto in Romania.
… e all’Estero
4 continenti, 6 paesi, 8 progetti fra educazione, tutela dell’infanzia, sviluppo sociale e diritti umani: ecco dove andranno e cosa faranno i nostri prossimi 18 Caschi Bianchi.
Romania
Scritto in italiano, Lumea lui Pinocchio diventerebbe Il mondo di Pinocchio. È un nome che suona bene alle orecchie dei bambini di Panciu, cittadina rurale adagiata fra le vigne, la neve, il ghiaccio ed i campi di cereali della Vrancea, meno di 200 chilometri da Bucarest. Scritto in rumeno, carattere per carattere ricalcato sul nome dell’associazione con cui IBO collabora da oltre un decennio in questa zona d’Europa ex-sovietica, diventa invece una grande conquista.
Una conquista per F., che a 9 anni non sapeva scrivere il suo nome e che nel Centro Pinocchio ha ritrovato la speranza di costruirsi un futuro vero. Ma anche per S. che, ammalato in pediatria, quasi non riusciva a trattenere le lacrime di gioia nel ricevere un po’ di frutta fresca e la visita di qualcuno che aveva avuto il semplice pensiero di venir lì a portargliela. E per tutti i bambini della comunità rom, gettati ai margini del tessuto sociale della città ma capaci di mostrare tutte le loro potenzialità non appena gli è stata data la possibilità di farlo.
Tassello su tassello, una piccola conquista dopo l’altra, la faticosa opera del Centro Pinocchio prosegue instancabile anche oggi: grazie all’aiuto dei tanti che sono volati in Romania negli anni passati, grazie all’aiuto dei 3 volontari che vi voleranno grazie al nuovo bando di Servizio Civile. E se sarai uno dei tre, tieniti pronto: c’è una “colazione alla statua” da far trovare ai bambini nelle mattine imbiancate dell’inverno, un doposcuola che non ha alcuna intenzione di fermarsi, un’enorme quantità di laboratori musicali e artistici da pensare e mettere in pratica mese dopo mese…
Madagascar
Fianarantosa, altopiani centrali della gigantesca isola malgascia. Foglie di baobab, sassi rossi, colline, tettoie di alluminio e vecchie macchine francesi. Il mare e le spiagge che spopolano sui siti turistici sono un po’ più in là. Un po’ tanto. In compenso, i bambini di strada sono a centinaia.
Un circolo vizioso si allunga per le strade di questa città, tracciando la sua circonferenza fra povertà, analfabetismo e rinnovata povertà. Un circolo che l’associazione Omeo Bon Bon intende spezzare. Come? Lotta all’abbandono scolastico, una Casa famiglia capace di offrire spazi sicuri e supporto ai bambini della città, laboratori artistici, sport, classi per i bambini di strada ed eventi comunitari. Gli stessi mezzi che userai tu se sarai uno dei 2 Caschi Bianchi che, per un anno, vivranno e condivideranno il progetto di chi vive e prova a cambiare Fianarantsoa.
India
Le proposte per l’India sono due, entrambe nell’ambito dell’educazione e della tutela dell’infanzia.
Nelle baraccopoli di Mumbai, megalopoli sulla costa occidentale del paese, si cercano tre volontari da inserire nelle attività di un Centro diurno per bambini di strada dai 2 ai 16 anni. Tratti dai vicoli degli slums almeno per qualche ora al giorno, i bambini trovano all’interno del Centro un luogo in cui essere davvero tali: tante attività di educazione non formale, giochi, sport, laboratori, una prima infarinatura d’inglese… ma non solo. Perché anche la possibilità di fare una doccia, consumare un vero pasto, lavarsi i denti o cambiare i vestiti che hanno indosso, per chi è costretto a crescere nelle condizioni pressoché inimmaginabili della baraccopoli indiana, sono momenti incredibilmente preziosi. In tutte queste attività sarai coinvolto da Casco Bianco a Mumbai. Mansioni cui si accompagnerà il coinvolgimento in eventi di beneficenza e di sensibilizzazione, oltre che il compito di aggiornare periodicamente i canali di comunicazione dell’associazione ospitante, la CORP India.
A Bellary, nello stato del Karnataka, i due volontari saranno invece coinvolti nel lavoro quotidiano del Nava Jeevana, centro che da oltre 25 anni si occupa della riabilitazione e del reinserimento dei bambini disabili che vivono in questa regione. Non un compito semplicissimo visto l’atteggiamento profondamente superstizioso col quale, nelle zone rurali dell’India, viene vissuta tutt’oggi la malattia. Supporto nella fisioterapia e nelle attività scolastiche, quindi, ma anche attività di sensibilizzazione sul territorio, visite alle famiglie, creazione di gruppi di auto-aiuto e diffusione di conoscenze basiche di fisioterapia ed ortottica: questo sarai chiamato a fare se partirai per Bellary come Casco Bianco di IBO.
[metaslider id=8235]
Perù
Con il nuovo bando di Servizio Civile saranno 4 i volontari a partire per il Perù: 2 con destinazione Lima, altri 2 con meta Ayacucho. La capitale e il capoluogo, la megalopoli e la città di provincia: due facce di una stessa medaglia, sbalzata con le linee delle colossali migrazioni interne che hanno ridisegnato il Perù negli ultimi decenni. Povertà e terrorismo sono stati i motori inesauribili di questi spostamenti: Ayacucho (come mezzo Perù, dagli altopiani alle Ande) si spopolava, le colline desertiche attorno a Lima si riempivano di baracche; in provincia si lavorava per dare alla popolazione prospettive di futuro, nella capitale gli immigrati erano vittime di discriminazione e marginalizzazione sociale.
Situazioni che si sono trascinate irrisolte fino ad oggi, e che sono quelle in cui potrai intervenire da Casco Bianco IBO: ad Ayacucho dall’interno di un puericultorio che supporta i minori nell’istruzione e nelle necessità di base, a Lima muovendoti nell’ambito di un progetto che punta a rafforzare il tessuto sociale ed il senso di comunità di tutti quegli immigrati andini che si trovano a vivere nei “pueblos jovenes”.
Guatemala
Due volontari partiranno con IBO Italia anche per il Guatemala, stato che detiene il triste primato di meno alfabetizzato dell’America Centrale. “Merito” dell’elevato tasso di dispersione scolastica e dalla parallela diffusione del lavoro minorile, fenomeno così normalizzato da non suscitare inquietudine nemmeno in chi, mentre presenzia ad eventi contro lo sfruttamento dei bambini, decide di farsi lustrare le scarpe da un dodicenne.
Se deciderai di immergerti in questa realtà e diventare Casco Bianco IBO in Guatemala, il tuo posto sarà per 12 mesi in prima linea, al fianco di FUNDIT nella realizzazione di programmi educativi per i minori di El Tejar: dal doposcuola ai laboratori di lettura per bambini, dalla formazione degli insegnanti alla gestione della biblioteca comunale, dalla lettura animata alla realizzazione di percorsi di sviluppo motorio e cognitivo per i più piccoli e le loro madri. Perché istruzione ed educazione possano ancora una volta divenire motore di indispensabili cambiamenti sociali.
Bolivia
Proprio come il Perù, anche la Bolivia è solcata da fenomeni migratori interni che trascinano la popolazione andina ad affollare le periferie della capitale, La Paz. L’impatto della cultura “moderna” su una cultura d’origine fatta di ritmi primitivi e imperniata su modelli di società tradizionale è difficile da ammortizzare: chi emigra senza alcuna preparazione si ritrova spesso isolato e senza punti di riferimento, costretto infine a rigettare la propria cultura d’origine con decisioni che aprono fratture sia fra chi emigra e chi resta, sia all’interno della comunità d’origine stessa.
Per offrire ai giovani andini la possibilità di uno sviluppo diverso, capace di offrir loro un futuro che rispetti valori e cultura in cui sono nati, l’Asociacion Familia de Artesanos don Bosco ha deciso di creare dei taller (cooperative) di artigianato locali, all’interno dei quali permettere a ragazze e ragazzi di potenziare le loro competenze tecniche e artistiche, dal disegno tecnico ai cartamodelli sartoriali, dal design alla falegnameria. Se sarai uno dei 2 Caschi Bianchi che si installerà a La Paz, il tuo ruolo sarà proprio quello di supportare il lavoro quotidiano dei taller. Sarà tuo compito organizzare i percorsi di formazione, aiutare i ragazzi nel loro lavoro, organizzare punti espositivi e partecipazioni a fiere: in breve, permettere a questi giovanissimi quechua e aymara di crescere e poter aspirare ad un futuro migliore senza per questo dover dire addio alla propria identità.
Come partecipare
Guida al Bando 2018: con tutte le indicazioni e la documentazione per inviare la domanda
Per maggiori informazioni
Progetti Estero e Italia (Sede di Ferrara)
Elisa Squarzoni | elisa.squarzoni@iboitalia.org | 0532 243279
(Elisa è fuori sede fino al 27 agosto. Risponderà a tutte/i al suo rientro)
Progetto Italia (Sede di Parma)
Ermelinda Pittelli | ermelinda.pittelli@iboitalia.org | 377 993 7529