
17 Dic Un solo Mondo un solo Futuro: il primo incontro a Ferrara
Martedì 15 dicembre 2015 alle ore 15.30 si è svolto il primo incontro del progetto “UN SOLO MONDO UN SOLO FUTURO” presso il Liceo Statale G.Carducci di Ferrara, progetto vincitore del bando nazionale relativo all’educazione alla mondialità nelle scuole.
All’incontro hanno partecipato 46 docenti, provenienti dai seguenti istituti scolastici: Liceo classico “L. Ariosto”, Liceo artistico “Dosso Dossi”, IIS “Orio Vergani”, I.C. “C. Govoni”, IIS “Copernico-Carpeggiani”, I.C. “Don Lorenzo Milani”, I.C. “Filippo De Pisis”, I.T.C. “V.Bachelet”, Liceo Statale “G. Carducci”, I.C. n. 7 “Alberto Manzi”, San Bartolomeo in Bosco, FE, ISIT “Bassi Burgatti”, Cento, FE, I. C. Portomaggiore, FE
Una breve sintesi dell’intervento di Giovanna Cipollari, esperta di educazione interculturale
Viviamo una crisi di valori, di civiltà, che esige una rivoluzione innanzitutto culturale, pedagogica; un “nuovo umanesimo”: nell’epoca della globalizzazione i problemi riguardano tutta l’umanità. Occorre assumere una visione del mondo basata sul principio dell’interdipendenza: tutto ciò che accade influenza la vita di ogni persona, ed ogni persona è responsabile per le proprie azioni, che riguardano tutta l’umanità. Il pensiero materialista, individualista, utilitarista dei secoli scorsi domina ancora la nostra società, così come i metodi e i contenuti dell’insegnamento. Un cambiamento autentico, quindi, dipende da una riforma del pensiero e dell’educazione, le quali non possono prescindere l’una dall’altra. Si propone una revisione dei curricola scolastici volta a superare la frammentazione delle discipline, integrandole in nuovi quadri d’insieme. I grandi problemi dell’attuale condizione umana possono essere affrontati solo attraverso una stretta collaborazione tra le discipline e le culture. Insegnare deve contribuire a formare individui con un’etica della responsabilità e della relazione. La scuola deve fornire strumenti di conoscenza e comprensione dei contesti naturali, sociali, culturali, antropologici, nei quali gli studenti si trovano a vivere ed operare. Strumenti critici, che consentano di cogliere la realtà come un processo in evoluzione. Gli insegnanti sono i primi responsabili dell’educazione di persone che sappiano relazionarsi, decentrarsi, pensare con mente critica, agire per il bene comune.